Il Caciocavallo è un formaggio semiduro, a pasta filata, con crosta, sottile, liscia, di marcato colore paglierino in superficie, può manifestare la presenza di leggere insenature dovute ai legacci. La pasta si presenta omogenea o con lievissima occhiatura, di colore bianco o giallo paglierino. Il sapore è inizialmente dolce fino a divenire piccante a stagionatura avanzata. Il Caciocavallo può essere consumato come formaggio da tavola o utilizzato come ingrediente per tantissime ricette tipiche dell’Italia meridionale. Grazie alle sue qualità nutritive, è particolarmente adatto alle diete dei bambini, degli anziani e degli sportivi. Probabilmente il suo nome deriva dalla consuetudine di appendere le forme di formaggio, in coppie, a cavallo di pertiche di legno, disposte in prossimità di focolari. Il primo autore che descrive la tecnica usata dai greci nella preparazione del cacio è Ippocrate nel 500 a.C. In seguito diversi autori latini, fra cui Columella e Plinio, hanno trattato dei formaggi nelle proprie opere. In particolare, Plinio esalta le qualità del “butirro”, antenato del nostro caciocavallo, definito “cibo delicatissimo”.
Una ricetta davvero prelibata è quella del caciocavallo alla piastra.
Come prima cosa mettete su di un fuoco medio una bistecchiera in modo tale che possa prendere calore velocemente e in maniera uniforme. Mentre la pentola si scalda, affettate il caciocavallo in fette di circa 1/2 cm. Mettetene un paio per volta quando la bistecchiera sarà bella calda. Quando appariranno le prime bollicine sul fondo e il formaggio inizierà a squagliarsi, girate le fette. La superficie del caciocavallo dovrà risultare bella dorata Quando le fette di caciocavallo saranno ben arrostite da entrambi i lati, trasferitele sul vassoio da portata e servitele con della marmellata di peperoncini piccante o di cipolle rosse.